venerdì 25 febbraio 2011

IL MARE...ITALIANO NEL PIATTO .. ITALIANO!!!

Salve a tutti cari amici, scusate la latitanza dal mio e dai vostri blog ma ... il periodaccio continua...Murphy sembra essersi preso un periodo di ferie da trascorrere a casa nostra ma io cerco di essere più tosta di lui e continuo a pensare positivo, a pensare che passerà...passerà...si come dovrà passare presto questa notte che ci divide dal primo prelievo di sangue del mio pargolo...bhè non proprio il primo ma ... allora aveva un anno e ... tutto era ancora confuso...poco fa gli ho anticipato che domattina farà questa nuova esperienza da grande ma ... la reazione, normale, assolutamente da bimbo con lacrimoni e richieste di assicurazioni che abbiamo ampiamente dispensato, mentendo anche sulla modalità del prelievo ma ... tant'è non volevamo che passasse la notte insonne ad attendere l'infausto evento ... ci ha fatto riflettere su quanto siamo fortunati...e che Dio ci protegga sempre!

Ma il mio blogghino non lo voglio abbandonare...no no no e allora avevo promesso a me stessa che avrei partecipato a questi contest ed eccomi qui...

... il piatto è semplice e la preparazione pure, si tratta di

FILETTI DI PESCE BANDIERA SU LETTO DI CIME DI RAPA PICCANTI

500 gr di filetti di pesce bandiera
600 gr di cime di rapa
aglio
olio evo
peperoncino fresco
sale
pepe

Innanzitutto prepariamo le cime di rapa, lavando perbene la verdura, eliminando i torsoli più duri. La sbollenteremo poi giusto qualche minuto e la ripasseremo in padella con aglio, olio evo, sale e tanto peperoncino fresco.
In un altra padella lasceremo scaldare dell'altro olio evo e quando avrà raggiunto la giusta temperatuta vi caleremo i filetti di pesce, facendoli proprio friggere e dorare perbenino da entrambi i lati, aggiustandoli di sale e pepandoli.
Preparate il vassoio adagiando i filetti di pesce sulle cime di rapa.
Io ho completato decorando con il peperoncino fresco tipico delle mie parti, ottenendo così un tricolore che mi ha fatto pensare alla nostra bandiera.

E allora perchè non proporre questo piatto per ben due contest che mi piacciono tanto?
Il 'mare nel piatto' di Valerio lo tenevo d'occhio già da tanto e chiedo scusa per essere arrivata 'in zona Cesarini'...

... mentre per questo de la cucina di Antonella avete ovviamente tempo fino al giorno che, solo per quest'anno, vedrà festeggiata l'Unità d'Italia, il 17 marzo 2011...

... allora cosa aspettate a creari i vostri piatti tricolore?
Nell'augurarvi un buono e goloso fine settimana vi lascio un abbraccio forte e affettuoso!!!
La vostra Dida.

domenica 20 febbraio 2011

E PER SAN VALENTINO...CHIAMAMI ANCORA AMORE!!!


MENU' DI SAN VALENTINO:

ANTIPASTO: TRIANGOLINI DI FOCACCIA CON SPECK E PECORINO

TORTA SALATA DI RICOTTA E SPINACI.

PRIMO PIATTO: RAVIOLI IN VERDE CON SUGHETTO DI FUNGHI PORCINI

SECONDO PIATTO: TORTINO DI PATATE E FUNGHI PORCINI AL FORNO

DOLCE: MILLE LE SFOGLIE DELL'AMORE IN CREMA!

E anche se con qualche giorno di ritardo e dopo quello strabiliante della mia amichetta...

... posso invitarvi anche alla mia tavola di San Valentino?
Premesso che il mio livello di romanticismo unito a quello di mio marito spesso non raggiunge la sufficienza (bhè si effettivamente devo ammetterlo, a volte puntiamo solo alla praticità) e premesso che non ci si ama solo a San Valentino, festa raccomandata e comandata soprattutto da una nota marca di cioccolatini, talvolta è anche bello lasciarsi andare e approfittare dell'occasione per ritagliarsi qualche momento solo per sè.

E noi l'occasione l'abbiamo avuta proprio lunedì 14 febbraio, in quanto era stata concessa una giornata di ferie arretrate a mio marito e io avevo il turno di pomeriggio, ne abbiamo così approfittato per trascorrere una mattinata a fare i 'fidanzatini', dopo aver accompagnato il pargolo a scuola siamo andati a fare una passeggiatina a Pompei, abbiamo preso un ottimo caffè in un bellissimo e nuovo bar-pasticceria e poi...di corsa a casa a prepararci un bel pranzetto.
Prima di presentarvi i piatti del nostro piccolo menù di San Valentino è d'obbligo da parte mia, citare ancora una volta la mia amica Raffa, si perchè la gran parte di questo menù ha tratto ispirazione dai prodotti che la nostra buona amica condivide con noi, per la precisione stavolta siamo andate insieme nel pezzo d campagna dei suoi genitori ed insieme...ehm no proprio insieme no, a dir la verità, ma solo perchè avevamo un unico coltellino, io ho guardato lei mentre raccoglieva degli spinaci tenerissimi, li abbiamo portati a casa e ce li siamo divisi, ma non era finita, dopo qualche ora bussa alla mia porta portandoci in dono una buonissima ricotta di Agerola e i funghi porcini, protagonisti di ben due piatti di questo post, sono un altro suo dono, quindi...grazie ancora e sempre Raffa!!!
Allora dovevo cercare di rendere merito a questi ingredienti di ottima qualità, così come antipasto ho pensato di preparare una torta salata spinaci e ricotta, la vedete sopra in foto, ovviamente a forma di cuore.
Ho utilizzato la pasta briseè già pronta, mentre per il cuore grande centrale e i cuoricini della pasta sfoglia che avevo conservata in congelatore, per il ripieno, spinaci, che io ho cotto semplicemente in padella con aglio e un pò d'olio, giusto 5 minuti perchè davvero piccolissimi e teneri quanto mai, amalgamati poi alla ricotta, un bella grattugiata di parmigiano, un uovo, un pò di sale e pepe.

Intanto volevo farvi vedere i miei amati sottobicchieri con i dipinti del mio pittore preferito...
Per il primo piatto ho ben pensato di unire i tre ingredienti succitati preparando dei ravioli ripieni di ricotta e spinaci con un sughetto ai funghi porcini.

Per la sfoglia della pasta fresca:
200 di farina 00 antigrumi per pasta fresca Molino Chiavazza
2 uova
1 pizzico di sale

ho lavorato a mano tutti gli ingredienti, ho formato una palla e lasciato riposare una mezz'oretta, poi sono andata sempre dalla mia angioletta custode, le ho parlato della collaborazione con la Marcato e le ho detto che in attesa di iniziare questo nuova avventura mi sarebbe piaciuto cimentarmi nella stesura dei ravioli e lei mi ha prestato la sua di macchinetta per la pasta...indovinate un pò? quale credete che sia? MA QUESTA OVVIO!!!
E quindi ho potuto sperimentare in anteprima quanto sia facile tirare la sfoglia con un aiutante così valido, Raffa mi ha spiegato come farlo al meglio, ovvero tirandola prima al numero 2 e poi al 5 per me che sono alle prime armi. E' andato tutto bene, la pasta non si è rotta, ho fatto dei bei ravioli, il ripieno sempre quello della torta salata, ed anche in cottura hanno tenuto benissimo come potete vedere dalla foto sotto!

Il sughetto è stato preparato semplicemente cuocendo in padella con olio evo, aglio e peperoncino i funghi porcini tagliati a tocchettini, con aggiunta di prezzemolo finale.
Davvero una bontà!
Come secondo piatto ho voluto sperimentare anche io una ricetta ... cotta e mangiata ma ... ad esser sincera direi che necessita di qualche accorgimento.
Il tortino di funghi porcini e patate prende ispirazione da qui infatti però se lo volete provare io direi di sbollentare prima anche solo per pochi minuti le patate ed aggiungere un pò...anche un bel pò di acqua al fondo di cottura perchè i venti minuti indicati non bastano assolutamente per la cottura e se i funghi sono belli sodi e grossi come quelli che avevo io, meglio farli cuocere bene!
Ve la ricordate la canzone sfondo della pubblicità di un famoso gelato: 'C'e un cuore di panna per noi...nei momenti teneri!'? Ebbene per questo San Valentino niente cioccolato ma un cuore di soffice panna e crema nel quale tuffarsi voluttuosamente!!!

Come anticipato prima, avevo una bella dose di pasta sfoglia surgelata, l'ho stesa perbenino e ho ricavato tre cuori, aiutandomi con la forma dello stampo, che ho bucherellato ben bene con la forchetta, spennellato con un pò di latte e spolverato di zucchero semolato, cotti in forno a 200° per circa 15 minuti.
Intanto ho preparato una crema pasticcera con le solite mie dosi:
250 ml latte
2 tuorli
2 cucchiai di zucchero
2 cucchiai di farina
la buccia di un limone bio

Ho poi montato 200 ml di panna. Quando la crema si è raffreddata, vi ho unito la metà della panna e ho cominciato a montare il dolce, sul primo strato di sfoglia cuoriciosa ho spalmato metà della crema chantilly e vi ho adagiato delle belle amarene lasciando scorrere anche un pò del loro succo nella crema, messo il seocndo strato di sfoglia, altra metà di crema e stavolta cioccolata fondente a pezzi, terza sfoglia e ... panna panna panna!!!
Decorazione fragolosa, altra tentazione alla quale la mia amichetta proprio non sa resistere.

Ma non è libidinosa questa cremosissima fetta che vi offro???
Per usare un termine a noi molto caro, con questo menù ci siamo proprio 'consolati' io e il mio maritino.
Direi quindi un San Valentino quasi perfetto!

Vi lascio la mia buona domenica sera lasciandovi tutta la mia soddisfazione per questa vittoria:

BRAVO PROF!!!


mercoledì 16 febbraio 2011

TUTTO IN COCOTTE...ANCHE LA PASTA!!!

Eh si, per partecipare al contest di Imma ho scelto questo piatto che ho preparato sabato scorso dopo aver aperto il frigo e aver riflettuto sulla mozzarella avanzata dalla pizza della sera precedente, sulle due melanzane che stavano per passare a miglior vita, e sulla manciata di pasta rimasta nel pacchetto sempre poca per due o troppa per uno ma ... facendo incontrare i miei tre ingredienti raminghi ho fatto felice loro e ... NOI!!!
Non sarà originale lo so, non sarò neppure presa in considerazione per i premi ma non importa, io partecipo alle raccolte, quelle a premi e non, con lo stesso puro piacere, non mi interessa avventurarmi alla ricerca del sensazionale e poi anche se è un piatto scontato...a noi è piaciuto tantissimo!!!

CASARECCE FILANTI ALLE MELANZANE IN COCOTTE

Ingredienti raminghi:
170 gr di casarecce
2 melanzane
1 ciotolina di mozzarella
400 gr di pomodori pelati
olio evo
aglio
sale
pepe
parmigiano reggiano
Per prima cosa ho lavato le melanzane, le ho tagliate a candelina e le ho messe sotto sale per un'oretta circa. Dopodichè le ho strizzate perbene e sciacquate sotto acqua corrente e cotte in padella con olio evo, poi le ho prelevate delicatamente e nello stesso olio ho aggiunto uno spicchio d'aglio, fatto rosolare un pò e aggiunto i pomodori pelati (praticamente è il procedimento con cui a casa mia si fanno le melanzane a funghetti), fatto cuocere e a fine cottura, unito le melanzane.
La pasta si scolerà al dente, poi la condiamo con il sughetto di melanzane e successivamente andiamo a preparare le cocotte mettendo uno strato di pasta, la mozzarella, una spolveratona di parmigiano e altra pasta con altro parmigiano. In forno a 160° per circa 20 minuti (perchè a noi ci è piaciuta bella scrocchiarella, altrimenti anche meno in forno!)
Non agguantare subito la forchetta...avvisa il maritino...pena ... ustionarsi la lingua e il palato ah ah ah!!!
Cara Imma spero accetterai con piacere il mio umile contributo!!!

P.S. A proposito di pasta, visto che ci sono food-bloggers che cercano di stare molto attenti a quello che mangiano, non solo per la linea ma anche per l'ambiente, volevo segnalarvi questo interessantissimo post di cielomiomarito che ho letto con sgomento ma prendendo atto di ciò che viene affermato e fatte le dovute ricerche...ognuno tragga le sue conclusioni per i ... consigli per gli acquisti!!!
Ciao Gioie!!!

sabato 12 febbraio 2011

UN CUORE DI MELA ... DUCI DUCI!!!



Eh si perchè questa ricettuzza arriva dritta dritta dalla mia isola preferita, da una delle mie bloggers preferite e gliel'avevo che oggi l'avrei postata...non potevo mancare alla parola data ad una donna sicula!!!
E così ho fatto i compitini pure io ... non ho seguito alla lettera però perchè mi mancava qualcuno degli ingredienti che ho degnamente sostituito visto il risultato finale più che apprezzato!!!
Ingredienti:
200 g di miscela di farina e lievito Molino Chiavazza
20 g di frumina
150 g di zuchero
80 g di farina di mais tipo fioretto (io ho utilizzato quella tipo 'fumetto' della Molino Rossetto)
3 mele (io 5)
3 uova
un limone
100 ml di crema di limoncello (io non ne avevo e ho sostituito con 200 ml di panna e qualche cucchiaio di limoncello)

Sbucciate le mele e tagliatele a fettine sottilissime, tenendone da parte qualcuna per la decorazione, grattugiate la scorza del limone e poi versatene il succo, unite la panna, il limoncello e mescolate, intanto nella planetaria fate andare le uova con lo zucchero fino a quando diventano una bella crema, unite le farine e se l'impasto risultasse troppo duro versate un po' di liquido di conservazione delle mele.
Unite all'impasto le mele con tutto il sughetto, imburrate una tortiera da 26 cm (io ho utilizzato questa piccolina a cuore e mi è avanzato l'impasto anche per due tortine) spolveratela con della farina di mais e versateci il composto livellandolo, decorate con le mele, versate una bella manciata di zucchero, io ho decorato con granella di zucchero e infornate a 160°C per i primi 20 minuti poi abbassate la temperatura a 150° e proseguite per 15 minuti.

Veramente buona Clà...direi che entra di diritto nella mia personale 'top five apple cake' perchè l'accostamento agli agrumi valorizza il tutto!
Con questa ricetta voglio augurarvi il mio buon fine settimana, vorrei partecipare alla raccolta di Elifla: HART-TO-HART




giovedì 10 febbraio 2011

UNA DOLCE DOLCE PAUSA...

E' un momentaccio...devo ammetterlo...anche se spesso nei nostri blog non affiorano i nosri momenti no, vuoi perchè nell'attimo in cui ci sediamo a scrivere, la nostra mente mette da parte tutte le ambasce, vuoi perchè non vogliamo tediare i nostri lettori che arrivano qui magari solo per trovare qualche ricettina sfiziosa e non per sentire l'ennesima lamentela della giornata, vuoi perchè il blog è la mia DOLCE PAUSA...oggi mi 'regalo' una mezz'oretta al pc anche se la posizione non mi agevola...

...e la mia 'dolce pausa' non poteva essere tale senza la coccola di questa buonissima PANNA COTTA AL CAFFE' che potete realizzare molto velocemente con il preparato della MOLINO CHIAVAZZA che voglio ringraziare perchè molto gentilmente mi hanno offerto di provare i loro prodotti quando ho chiesto loro dove avrei potuto trovarli nella mia zona, sono stati davvero di una squisitezza unica ed io vi invito tutti a visitare il loro sito, soprattutto ai miei amici golosi no-food-bloggers che mi seguono in silenzio e che so approfitteranno di questo marchio, io vi posso assicurare che i prodotti sono buonissimi e ne potete trovare per tutti i gusti!!!

PREPARAZIONE:
  • Fare bollire in un pentolino 300 ml di latte e 200 ml di panna (io ho utilizzato solo latte fresco), aggiungere una tazzina di caffè forte non zuccherato. Togliere dal fuoco e aggiungere il contenuto delle busta di preparato per Panna Cotta, mescolando bene in modo da ottenere una crema fluida senza grumi.
  • Lasciare bollire per 2 minuti a fuoco moderato continuando a mescolare.
  • Versare il preparato caldo in un contenitore da portata o in piccole ciotole e lasciare raffreddare, io ho utilizzato lo stampo SILIKOMART CHE POTETE TROVARE QUI.
  • Tenere in frigorifero per almeno 2 ore o a temperatura ambiente per 4 o 5 ore.
  • Sformare, versare il caramellato in superficie e servire, inserendo eventuali decorazioni.

Grazie a tutti miei lettori, spero di ritornare in forma prestissimo e soprattutto spero che ci ritorni la mia famiglia al completo!!! Perchè non voglio perdermi nulla delle vostre preparazioni!!!
Un bacio dalla vostra Dida!!!

lunedì 7 febbraio 2011

PER LIBERARCI DAL MAIALE...CI VUOLE FEGATO!!!




... ed io oggi me lo sono preparato, una bella fetta di fegato per partecipare con vigore all'imperdibile iniziativa di Norma Carpignano!
Inizialmente non volevo postare ricette, l'idea era più o meno quella che hanno postato i miei amici Luca&Sabri dei quali condivido ogni singola virgola al 100% poi ... venerdì pomeriggio mi è capitato per caso di conoscere una persona e la sua storia che mi hanno fatto riflettere...la mia amica Raffa mi porta con sè a comprare la carne di maiale, quella paesana, questo è il periodo giusto come ben saprete, in una macelleria che lei frequenta fin da bambina e nella macelleria c'è Carmela, un sorriso dolce ma tanta forza nel lavorare le carni...ci andiamo due volte ed io vedo sempre e solo Carmela ... poi Raffa, quasi come se mi leggesse nel pensiero, comincia a raccontare la storia di Carmela ai nostri bambini per farli stare buoni in macchina, a mò di favoletta "Cera una volta una signorina di nome Carmela..." si, Carmela è 'signorina'...avrà secondo me non più di 45 anni, gestisce da sola la sua macelleria, la stessa nella quale è cresciuta ed ha lavorato fianco a fianco ai suoi genitori...Carmela non ha trovato marito...non ha un fidanzato perchè Carmela non vuole, a ragione, lasciare la sua macelleria e di Uomini disposti ad 'accettare' di lavorare nella macelleria Carmela non ne ha trovati, non ne ha trovati nemmeno che accettassero che lei avesse un lavoro, e un'indipendenza economica tutti suoi ma tutti volevano che lei lasciasse il negozio per 'stare a casa'...e così Carmela non ha 'accettato' nessuno di loro... quella che per molti, probabilmente, è solo una storia di paese, per me ha assunto un significato particolare in questo contest nel quale protestiamo affinchè la donna riguadagni la dignità perduta, spesso anche e soprattutto per colpa della donna stessa, a mio parere, eh si care amiche, perchè, per carità, vanno bene tutte le iniziative contro il maiale e i maiali di turno però...bisogna dirlo, gridarlo, che evidentemente lo slogan femminista 'il corpo è mio e me lo gestisco io' in questi ultimi tempi non è interpretato come credevano le femministe sessantottine e successive, ma sembra (o meglio non sembra ma è!!!) che molte donne usano il proprio corpo per fare 'shopping' ben sapendo di avere una valida merce di scambio... scusate il mio realismo ma ... non è troppo triste tutto ciò?
Ed è così che io vedo Carmela
come un simbolo di dignità, che non ha ceduto al clichè di moglie e madre remissiva come la volevano qui nel suo paesello ma continua, con forza e tantissima dignità a lavorare, duro, nella sua macelleria e intanto si è guadagnata il rispetto di tutto il vicinato.
Intanto vi dico che la carne di maiale di Carmela era eccezionale, il fegato l'ho cucinato seguendo la ricetta di Sale&pepe di febbraio:

500 gr di fegato di maiale nella rete
60 gr di pancetta
una cipollina fresca
un bicchiere di vino bianco secco
rosmarino
alloro
sale
pepe

un pò di aceto bianco (mia aggiunta)

Tagliate a dadini la pancetta, mettetela in padella con la cipollina affettata finemente e il rosmarino e cuocetela a fuoco medio finchè diventa trasparente: salate e pepate.
Trasferite nella padella con la pancetta le fette di fegato e posizionatevi sopra le foglie di alloro, bagnate con il vino bianco, lasciate sfumare e cuocete a fuoco dolce e coperto per 10 minuti, togliete il coperchio e proseguite la cottura per 3 minuti, dopodichè aggiungete un cucchiaino di aceto bianco, alzate la fiamma e lasciate sfumare per due minuti. L'aceto non era previsto tra gli ingedienti di Sale&pepe ma a casa mia il fegato non si può dissociare dall'odore e sapore particolare che assume con l'aagiunta di aceto ... provare per credere!!!


http://senonoraquando13febbraio2011.wordpress.com/




Domenica 13 febbraio è prevista una Manifestazione nelle principali città italiane, anche nella mia città c'è un appuntamento...come ho scritto su FB, io vorrei partecipare ma ho paura che il tutto diventi una strumentalizzazione politica, sia a livello nazionale sia locale ... per cui ci pensero bene però, quello che vorrei far arrivare, con tutto il cuore , a tutte le donne... è che non dobbiamo rinunciare alla nostra dignità perchè se lo facciamo, il mondo va alla rovescia e ce ne stiamo acocorgendo... grazie a tutti!

mercoledì 2 febbraio 2011

UNA DOLCEZZA INFINITA PER I MIEI AMICI CHE MI DONANO PREMI...

Eh si...ho aspettato a postare il premio che mi hanno donato i miei amici bloggers Luca&Sabri e Annamaria perchè volevo dedicare loro un post dolce per esprimergli tutto il mio affetto e cosa c'è di più dolce della cassata? e poteva mancare a Capodanno una cassata sulla tavola di Dida??? Non sia mai...anche perchè i miei cognati neanche mi avrebbero fatto entrare a casa di mia suocera il 1° genaio, infatti appena usciti dalla macchina hanno voluto vedere prima cosa c'era dentro il portadolci e poi ci hanno lasciato passare, perchè il mio maritino aveva precedentemente fatto uno scherzo telefonico al fratellone dicendogli che la cassata aveva avuto un 'incidente' e che avevamo dovuto ripiegare su un altro semplice dolce eh eh eh!!! Ma nessuno ci ha creduto:((!
Bene ora passiamo alla
CASSATA DI DIDA

Si, meglio personalizzare perchè di sicuro non ho seguito le ferree regole siciliane o partenopee che dir si voglia, perchè devo dire che questo dolce si è insidiato nella tradizione napoletana conquistando un posto tutto suo, soprattutto sulle tavole natalizie ma, di norma, lo si può ammirare nelle vetrine dei pasticcieri per tutto l'anno, lo so che è un dolce di fama nazionale ma credo che qui a Napoli vi siamo particolarmente legati...e lo dico io che la Sicilia ce l'ho nel cuore!!! Altro appunto da fare è che la cassata, sempre secondo me, non è un dolce difficile se si hanno degli ottimi ingredienti a disposizione, la parte più complicata sta per me nel montaggio e nella decorazione della torta.
Allora innanzitutto ho preparato un bel pan di spagna con la mia collaudatissima ricetta, che è per le delizie al limone ma va benissimo per la cassata proprio perchè viene morbidissimo e non c'è nemmeno bisogno di bagnarlo:
5 uova
130 gr di zucchero
125 gr di farina
poi si passa a lavorare il ripieno, non vi metto le dosi perchè io avevo a disposizione circa due chili di ricotta di pecora che ho lavorato con tanto zucchero a velo fino a raggiungere il grado di dolcezza che più mi aggradava, però con queste dosi di ricotta ho fatto anche altre due cassate, più piccole di questa, che ho regalato ed anche per quanto riguarda quella della foto che vedete, forse qualcuno di voi noterà che effettivamente forse ho un pò esagerato nel ripieno, il dolce infatti è venuto altissimo ma, col senno di poi, direi che la farcitura si poteva quasi dimezzare! Dunque dicevamo
ricotta di pecora
zucchero a velo
canditi misti a pezzettini
goccine di cioccolato o una bella tavoletta di ottimo cioccolato fondente ridotta a pezzetti
1\2 bicchierino di liquore Strega (io lo metto nella farcitura perchè, come ho detto prima, non bagno il pan di spagna, in quanto l'anno scorso l'ho fatto e il giorno dopo mi ha sciolto parte della copertura di pasta di zucchero, poi va ribadito che la cassata va preparata rigorosamente il giorno prima, quindi il pan di spagna ha tutto il tempo di incorporare l'umidità del ripieno rendendolo morbido e profumato al punto giusto).
Adesso passiamo al montaggio del dolce, io ho utilizzato lo stesso stampo nel quale ho cotto il pan dispagna, l'ho rivestito di pellicola, poi sono passata a lavorare la pasta di mandorle verde che avevo comprato per il bordo, ne ho ricavato una striscia bella doppia e alta più o meno quanto lo stampo e l'ho adagiata sul bordo facendola bene aderire alla pellicola, dopodichè ho diviso il pds in tre dischi, di cui uno l'ho utilizzato per un'altra cassata, ne ho messo uno sul fondo dello stampo, ho versato il ripieno di ricotta fino a quando non mi è sembrato bello pieno e ho ricoperto con un altro disco di pds, avvolte ben bene la pellicola e messo in frigo fino al giorno successivo.
La mattina ho scaravoltato il dolce sul piatto di portata e ho sciolto il naspro, che altro non è se non zucchero fondente che viene sciolto a bagnomaria e poi versato sulla superficie del pds, operazione da fare in fretta perchè subito si rapprende e il difficile per me è stato dosare la giusta quantità, infatti si vedono le aggiunte, il rivestimento della mia cassata lascia un pò a desiderare infatti, vorrei capire come mai la mia pasta di mandorle si è un pò ammorbidita come potete vedere dalla foto mentre quelle che vedo negli altri blog, rimangono belle asciutte.
Poi sono passata a decorare con frutta candita mista.


Però, devo dire che, nonostante i difetti, che tra l'altro nessuno mi ha sottolineato, la mia cassata è stata letteralmente presa d'assalto e molto molto gradita!
Ora passiamo al premio che prevede la 'confessione' di 7 cose su di sè...vediamo un pò...


1) sono permalosa...si lo devo ammettere, molto permalosa ma cerco di prenderla bene e soprattuto di non darlo a vedere, però non sempre mi riesce...
2) sono sicuramente leale...non ho mai tradito, nè in amore, nè in amicizia...non ci riesco per un rispetto verso me stessa, verso quello che potrei dopo pensare di me guardandomi allo specchio...posso sicuramente aver fatto qualche torto, per carità, ma il tradimento consapevole no!
3) sono di conseguenza molto possessiva con le persone che amo, molto gelosa ma anche qui cerco di controllarmi sempre!
4) sono eternamente combattuta fra l'allontanarmi dalla mia terra natìa per cercare una sistemazione migliore in un'altra regione e l'attaccamento agli affetti e a i luoghi che ho nel cuore...
5) sono...o meglio dovrei essere di nuovo a dieta, dal Natale ad oggi ho messo 4 chili e me ne dispiaccio perchè avevo intrapreso un buon percorso...
6) sono molto impulsiva e sanguigna, due difetti che dovrei cercare davvero di moderare, la mia lingua parte sempre prima del cervello quando credo di essere nel giusto però lo esprimo con veemenza e allora rischio di passare dal'altra parte...
7) sono, o meglio cerco di essere sempre coerente, perchè credo che proprio l'incoerenza e l'ipocrisia sia uno degi aspetti più comuni fra le persone che ci circondano, il dire una cosa e farne un'altra...non lo sopporto, io cerco di essere fedele alle cose in cui credo ...

...ecco spero di aver bene assolto il mio compito, ora dovrei passare il premio ad altri bloggers, ma come ha scritto
Annamaria, negli ultimi tempi, sembra che nessuno abbia più tempo per fermarsi a ricevere e passare i premi e così io lo passo a quanti di voi mi lasceranno un commento a questo post e ancora non l'hanno ricevuto, io mi sono divertita e mi sono fermata a riflettere un attimo su me stessa, quindi può essere utile anche per qualcun'altro...grazie a tutti voi!!!